domenica 30 ottobre 2016

#DAVIMEDIAREWIND: “IN GUERRA PER AMORE” E IL PREZZO DELLA LIBERTA’ SECONDO PIF.

Dopo il successo de “La Mafia Uccide solo D’Estate”, Pif, nostro ospite nella stagione 2013/14, torna in questi giorni al cinema con “In Guerra per Amore”.
Al centro delle vicende c’è ancora una volta la coppia che abbiamo conosciuto nell’opera prima, Arturo e Flora, la quale questa volta è interpretata da  Miriam Leone.
 In “In guerra per amore” però, i due sono stati letteralmente catapultati nel 1943: lui è un emigrato italiano negli Stati Uniti, innamorato di lei che però è promessa sposa al rampollo di una potente famiglia mafiosa.
L’unica soluzione perché questo matrimonio non si faccia è che Arturo vada in Sicilia a chiedere la mano di Flora a suo padre. Ma in Sicilia, in questo momento, c’è “soltanto” la seconda guerra mondiale in corso, così Arturo decide di entrare nelle fila dell’esercito alleato che deve liberare proprio la Sicilia dalla morsa del totalitarismo.

E’ nelle scene dello sbarco che Pif può dispiegare una serie di omaggi al cinema italiano a cui dichiaratamente si ispira; non solo dunque Ettore Scola, a cui il film è dedicato, ma anche il Nanni Loy de “Le 4 Meravigliose giornate di Napoli”, il Rossellini di “Roma Città Aperta” che vibra nel personaggio femminile più riuscito della pellicola, Teresa (interpretata dalla giovane Stella Egitto), o ancora  la comicità “disperata” di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia,in particolare quella disegnata dal Comencini, che ha trovato nei personaggi di Saro e Mimmo (rispettivamente interpretati da Sergio Vespertino e Maurizio Bologna ),due degni eredi.
Tenendo insieme due polarità che a volte si respingono ma più spesso si confondono, “In Guerra per Amore” è senz’altro un film sul prezzo della libertà: per entrare pacificamente in Sicilia infatti, gli alleati si rivolgono a un signorotto della malavita locale, che però in cambio chiede la liberazione dal carcere di alcuni suoi amici, ai quali poi saranno conferiti incarichi di prestigio per il “mantenimento dell’ordine”. E’ qui che il Diliberto sfoggia la sua vocazione da testimone, rintracciando in questo passaggio di consegne, l’inizio dell’ascesa della mafia.
Costruendo un mix tra narrazione fittizia e Storia Pif sembra aver fatto centro anche questa volta, e siamo pronti a scommettere che questa sua seconda fatica cinematografica bisserà il successo de “La Mafia Uccide Solo D’Estate” a cui possiamo dire che  Davimedia ha portato fortuna: solo qualche mese dopo il nostro incontro il film è stato infatti insignito del Premio come Miglior Opera Prima ai David di Donatello di quell’anno.
Ma Pif non è l’unico il cui esordio cinematografico è stato “battezzato” da Davimedia: nella stessa stagione è stato da noi anche il giovane Sidney Sibilia che con l’inizio del prossimo anno sarà nuovamente al cinema con Smetto quando voglio-Reloaded.
Dopo il salto potete vederne un primo teaser, in attesa di leggere la recensione del film sempre qui ,sugli indefessi schermi di #DAVIMEDIALAB!
IL PRIMO TEASER DI “SMETTO QUANDO VOGLIO-RELOADED” DI SIDNEY SIBILIA/


RICCARDO MANFREDELLI

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