Dopo il successo de “La Mafia Uccide solo D’Estate”,
Pif, nostro ospite nella stagione
2013/14, torna in questi giorni al cinema con “In Guerra per Amore”.
Al centro delle vicende c’è ancora una volta la
coppia che abbiamo conosciuto nell’opera prima, Arturo e Flora, la quale questa
volta è interpretata da Miriam Leone.
In “In guerra
per amore” però, i due sono stati letteralmente catapultati nel 1943: lui è un
emigrato italiano negli Stati Uniti, innamorato di lei che però è promessa
sposa al rampollo di una potente famiglia mafiosa.
L’unica soluzione perché questo matrimonio non si
faccia è che Arturo vada in Sicilia a chiedere la mano di Flora a suo padre. Ma
in Sicilia, in questo momento, c’è “soltanto” la seconda guerra mondiale in
corso, così Arturo decide di entrare nelle fila dell’esercito alleato che deve
liberare proprio la Sicilia dalla morsa del totalitarismo.
E’ nelle scene dello sbarco che Pif può dispiegare
una serie di omaggi al cinema italiano a cui dichiaratamente si ispira; non
solo dunque Ettore Scola, a cui il film è dedicato, ma anche il Nanni Loy de
“Le 4 Meravigliose giornate di Napoli”, il Rossellini di “Roma Città Aperta”
che vibra nel personaggio femminile più riuscito della pellicola, Teresa
(interpretata dalla giovane Stella Egitto), o ancora la comicità “disperata” di Franco Franchi e
Ciccio Ingrassia,in particolare quella disegnata dal Comencini, che ha trovato
nei personaggi di Saro e Mimmo (rispettivamente interpretati da Sergio
Vespertino e Maurizio Bologna ),due degni eredi.
Tenendo insieme due polarità che a volte si
respingono ma più spesso si confondono, “In Guerra per Amore” è senz’altro un
film sul prezzo della libertà: per entrare pacificamente in Sicilia infatti,
gli alleati si rivolgono a un signorotto della malavita locale, che però in
cambio chiede la liberazione dal carcere di alcuni suoi amici, ai quali poi
saranno conferiti incarichi di prestigio per il “mantenimento dell’ordine”. E’
qui che il Diliberto sfoggia la sua vocazione da testimone, rintracciando in questo passaggio di consegne, l’inizio
dell’ascesa della mafia.
Costruendo un mix tra narrazione fittizia e Storia
Pif sembra aver fatto centro anche questa volta, e siamo pronti a scommettere
che questa sua seconda fatica cinematografica bisserà il successo de “La Mafia
Uccide Solo D’Estate” a cui possiamo dire che
Davimedia ha portato fortuna:
solo qualche mese dopo il nostro incontro il film è stato infatti insignito del
Premio come Miglior Opera Prima ai
David di Donatello di quell’anno.
Ma Pif non è l’unico il cui esordio cinematografico
è stato “battezzato” da Davimedia:
nella stessa stagione è stato da noi anche il giovane Sidney Sibilia che con l’inizio del prossimo anno sarà nuovamente
al cinema con Smetto quando
voglio-Reloaded.
Dopo il salto potete vederne un primo teaser, in
attesa di leggere la recensione del film sempre qui ,sugli indefessi schermi di
#DAVIMEDIALAB!
IL
PRIMO TEASER DI “SMETTO QUANDO VOGLIO-RELOADED” DI SIDNEY SIBILIA/
RICCARDO
MANFREDELLI