Ogni anno, qualche giorno prima del mio compleanno,
è tradizione che io faccia un bilancio delle ultime 365 pagine che ho scritto
nel libro della mia vita.
E’ un rituale che consumo seduto alla scrivania
della mia camera, con davanti un foglio bianco diviso in più colonne: sulla
sinistra campeggiano le cose buone, quelle di cui andar fiero, a destra quelle
un po’ meno positive, cose da farmi perdonare.
Quest’anno nella mia personale colonnina di destra
troneggia un nome, quello del cantante soul più famoso di Italia, quello che
con un ciao può tornare a farti
credere nelle possibilità di salvezza del genere umano. Sto parlando,
ovviamente, di Mario Biondi.
Voi vi chiederete cosa c’entri io con Mario Biondi,
orbene, è presto detto: Mario Biondi è
stato nostro ospite lo scorso 21 Aprile. E’ stato un incontro di cui ancora
le mie colleghe di corso parlano a distanza di mesi, a cui io però, non ho
potuto partecipare.
Mentre il Biondi, che io qualche giorno prima avevo
contribuito a stuzzicare facendogli notare l’ironia del suo cognome, per uno
che i capelli sembra averli persi tutti, incantava la folla del teatro di
Ateneo, il vostro umile recensore era a casa, sdraiato sul divano, preda di una
febbre cavallina con conseguente depressione pre-sessione estiva.
Sarà stato il Karma, ecco perché devo espiare. Lo
faccio attraverso questo articolo.
La verità è che avrei voluto recensire il disco di
prossima uscita di Mario Biondi, un disco particolare e controcorrente, per chi
conosce la carriera del cantante catanese.
Era prevista per il 29 Settembre, l’uscita di un ep
in cui Mario avrebbe cantato tutti brani in italiano, per giunta sotto
pseudonimo (Mocambo).
Il progetto, che è stato anticipato questa estate
dal singolo “Basta!”, pare non aver visto ancora l’ombra di uno scaffale
Feltrinelli. Il disco non si trova, né in fisico, né in digitale.
Mentre disperato e penitente mi avviavo sulla Via di
Damasco, ecco l’illuminazione: e se Mario ed il suo staff avessero deciso di
ritardare l’uscita del progetto per lanciarlo in concomitanza con una
partecipazione del nostro al prossimo Festival
di Sanremo?. In fondo, il materiale ci sarebbe ed il nome di Mario sarebbe
senza dubbio il primo grande colpaccio dell’era Baglioni.
Magari Mario potrebbe decidere di non presentarsi da
solo, ma in coppia con un’altra voce evergreen della musica italiana, Marcella Bella, per la quale ha
prodotto l’ultimo album, Metà amore, metà
dolore, dal quale pare sia rimasto fuori un pezzo che finirà dritto sulla
scrivania di Baglioni …
Chi invece al Festival proprio non ci pensa è Riki, al secolo Riccardo Marcuzzo, il
nuovo teen idol lanciato da Amici di
Maria De Filippi, che si gode il successo pubblicando un nuovo album Mania, legato ai concerti sold-out in
ogni parte di Italia che cominceranno a Novembre.
“Sanremo
non è nei piani” fa sapere il suo agente-pigmalione Francesco Facchinetti, “siamo invece pronti a lanciare il fenomeno
Riki sul mercato latino …”
RICCARDO
MANFREDELLI
Nessun commento:
Posta un commento