“LORELLA,
6 FANTASTICA!”
“La
notte vola” diceva la famosa sigla di un suo programma, ma anche il giorno non
scherza, quando nel Teatro di Ateneo arriva Lorella Cuccarini, per una
chiacchierata fluida e senza maschere.
L’autenticità che traspare dagli occhi e dalla voce
della showgirl, lanciata giovanissima da Pippo Baudo, è in sintonia perfetta
con la bellissima giornata che furoreggia fuori dai locali del teatro, e con il
motto di vita della “più amata dagli italiani”: “Ogni giorno il sole”.
Un’iniezione di ottimismo che è di recente diventata
anche un libro edito da Piemme, che
più che un’autobiografia vuole essere un racconto senza fronzoli o
fraintendimenti, delle esperienze che hanno fatto di Lorella l’artista e la
donna straordinaria che è oggi.
Tutto è cominciato con Lorella quattordicenne
chiamata, insieme ad altri giovanissimi ballerini, ad esibirsi nel programma di
Raffaella Carrà Che sera.
Alla “signora Carramba”, Lorella è legata da un
sentimento di profonda stima, per molti è lei infatti l’erede della Raffa
nazionale.
Poi Lorella ha incontrato sulla sua strada Pippo
Baudo che l’ha voluta per Fantastico; un
punto di svolta innegabile per la bella romana che racconta: “la prima puntata
fece ascolti stratosferici. Prima passeggiavo tranquilla per le strade del mio
quartiere, dopo fantastico, d’improvviso, mi riconoscevano tutti”.
Lorella, nella sua lunga carriera è non solo passata
dal ruolo di “semplice” showgirl a quello di conduttrice tout court, un qualcosa che, assicura lei con un sorriso, ha acuito il mio senso di responsabilità per
ciò che andava in onda, ma è stata anche pioniera di un nuovo modo, oserei
dire quasi rivoluzionario, di fare tv.
Pensate per esempio che prima di Odiens la Mediaset non aveva mai
controprogrammato il varietà del sabato sera di Viale Mazzini, o che, il suo Buona Domenica è stato il primo
programma di intrattenimento trasmesso in diretta dal Biscione.
Ma Lorella non era la sola signora della domenica:
con lei, quasi in un perfetto contrappunto sinfonico, c’era Marco Columbro, che
ha poi ritrovato anche a Paperissima:
“Il programma, visti gli ascolti importanti fatti
registrare a Italia Uno”, racconta Lorella con una punta di orgoglio ma spoglia
di qualsiasi malinconia, “fu da allora promosso su Canale 5”.
Tra i tanti amori di Lorella c’è anche quello per il
teatro ed in particolare il musical. L’ultima sua fatica in ordine di tempo è La Regina di Ghiaccio, la faccia pop della Turandot che, dopo due
settimane di rodaggio nella Capitale adesso Lorella spera di poter portare
presto in giro per l’Italia.
Tra i suoi lavori sul palcoscenico c’è però anche Il pianeta proibito, un rimaneggiamento
in chiave rock dell’archetipo shakespeariano de La Tempesta.
Eccola la chiave di volta dell’incontro: come la “sua”
Miranda, anche Lorella ha imparato a ballare sotto la Tempesta; l’una
completamente scevra dalle convenzioni sociali, l’altra che non ha mai smesso
di lasciarsi accendere gli occhi dalla forza vitale di un sogno.
A proposito di sogni e di confini che diventano
orizzonti, Lorella, mentre si prepara a lanciare sul mercato discografico un
disco con un best of delle sigle
eseguite nel programma NemicaAmatissima, vorrebbe
tanto cimentarsi in un ruolo cinematografico: “Dicono che abbia l’età giusta
per essere un procuratore distrettuale o un poliziotto”.
Giallisti in ascolto, telefonate.
RICCARDO
MANFREDELLI
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