Fisciano, 16 Febbraio
2017
E’ un racconto corale
l’avan-spettacolo che precede l’incontro speciale con Dodi Battaglia organizzato da Davimedia.
Mentre il Teatro del
nostro Ateneo si riempie inesorabilmente di vissuti e afflati mi rendo conto di
una cosa: che no, mai nessuno fermerà la musica, nemmeno adesso che i Pooh hanno chiuso trionfalmente la loro
cinquantennale carriera.
“Solo un deficiente può
pensare di fermare la musica”, racconta Dodi ad una platea mai così
trasversale, che accoglie persone provenienti da più parti della nostra
Penisola.
Il segreto di tutta
questa forza è senza dubbio l’amore per ciò che si fa, che vibra, palpita, fa
saltare le certezze di una ventenne, felice di
aver trovato finalmente qualcuno che, non importa quanto lontano da lei
per anni storia ed esperienze, le sussurra, semplicemente pizzicando le corde
delle sue chitarre, tutto quello che avrebbe sempre voluto sentirsi dire.
L’esempio, quando è
autentico, si diffonde come un’eco, e chi meglio di Dodi può raccontare quanto
il lasciarsi plasmare sia penetrante. Lui che di incontri importanti ne ha
fatti tanti, da Hendrix a Clapton passando per Tommy Emanuel, oggi ha tutte le
carte in regola per passare dalla parte dei maestri, di coloro che donano
qualcosa di sé senza tradirsi, che sia una canzone o il plettro di una chitarra
che in mano ad un ragazzino di oggi ha la stessa benedetta forza vitale di un
seme.
Lo stesso seme che Valerio Negrini decise di gettare nel
1968, quando aprì a Dodi le porte dei “suoi” Pooh: sa di fiducia, ha perciò il
sapore di un grazie l’esecuzione di “Vale”
cui il pubblico tributa una standing ovation.
Cinquant’anni di storia
con sulle spalle il peso di un mondo che cambia e che spesso stentiamo a
capire, è tutto nel sorriso e nella voglia di vivere di madre e figlia che mi
siedono poco più avanti.
Che
vuoi che sia, mi raccontano e si raccontano, da quel
30 Dicembre 2016 e quell’Unipol Arena che avrebbero voluto non arrivasse mai,
fino ad oggi, del loro lungo viaggio fatto apposta per rivedere un amico,
perché, sembrano cantare mentre lo dicono, Glielo
avevamo promesso; ed io sono sicuro che fino a quando la musica sarà in
grado di fare tanta luce, nessun pensiero
potrà mai restare chiuso qui.
Un’estate di concerti
attende Dodi ed ecco che parte il toto-location: c’è perfino chi lascerebbe a
Dodi le sue chiavi di casa magari con accanto qualcosa per coprirsi quando fa
freddo: una sciarpa, che, la signora che m siede accanto è pronta a
scommetterci, nessuno laverebbe più, o un abbraccio.
RICCARDO MANFREDELLI
RIMANI AGGIORNATO SULLE NOSTRE ATTIVITA': https://www.facebook.com/davimediaofficial/?fref=ts
VUOI VEDERE ALTRE FOTO DELL'INCONTRO-LIVE CON DODU BATTAGLIA? CLICCA QUI:
https://www.facebook.com/Fotosalsanopress/?fref=ts
Nessun commento:
Posta un commento